La volontà di ARPAT di aprirsi alla digitalizzazione nasce con la sensibilizzazione sul tema del protocollo informatico e della gestione documentale: questo ha portato all’acquisto di un sistema software adatto a questo tipo di processi, da cui sono poi gradualmente iniziati ulteriori processi di dematerializzazione dei flussi documentali attivati in Agenzia.
Dal 2009, anche per obblighi normativi, sono state introdotte le soluzioni di PEC e la firma digitale e il processo di digitalizzazione si è intensificato grazie alla nascita della collaborazione con Aruba Enterprise.
Oggi Arpat ha quindi un software proprietario, sviluppato e customizzato internamente, ed è possibile definirla a tutti gli effetti come “una PA senza carta”: tutti i documenti sono prodotti in originale digitale, gestiti e conservati a norma, e se è necessario averne una copia cartacea, il sistema consente di produrla in modo che sia conforme all’originale digitale, e quindi con la stessa validità giuridica.
Nel panorama italiano sono forti le spinte verso l’innovazione e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione che sta diventando appunto una PA digitale. Arpat ha iniziato questo percorso da molto tempo, ha impiegato risorse, ha costruito progetti e raggiunto grandi obiettivi.