Il CIO non deve più limitarsi ai contenuti tecnologici, ma deve entrare in una logica di business e facilitare il coinvolgimento dei CxO. Dal canto loro, i CxO devono maturare un’esposizione diretta alle nuove tecnologie ed avere un ruolo aperto nei riguardi del CIO
Il cloud può essere oggi considerato il principale fattore abilitante per la trasformazione digitale di imprese e Pubbliche Amministrazioni. Grazie alla sua diffusione e alla maturità raggiunta dai servizi sviluppati su questa tecnologia, un numero sempre crescente di organizzazioni ha deciso di adottare un approccio “cloud first” per le scelte che riguardano i sistemi informativi, in risposta alle moderne necessità espresse dal business.
In questo nuovo scenario i CIO sono dunque chiamati a ricoprire un ruolo più attivo nella definizione della strategia, contribuendo ad affrontare le sfide di mercato e organizzative dell’azienda, non solo problemi di manutenzione IT.
Allo stesso tempo il cloud impone alle organizzazioni un cambiamento di paradigma non solo tecnologico ma soprattutto gestionale e culturale. Al fine di sfruttare il potenziale di trasformazione diventerà prioritario: superare le barriere organizzative (“silo”) e la resistenza al cambiamento, ripensare il modo di lavorare insieme, trovare talenti in grado di supportare lo sviluppo, aumentare le skill delle risorse interne, collaborare con i partner esterni, affrontare il debito tecnico, sostituire i sistemi legacy, affrontare i problemi di sicurezza e privacy dei dati, rivedere i processi abilitanti e molto altro.